Realizzazione di idee, arte e ingegno con l'utilizzo di materiali semplici e di recupero
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venerdì 20 novembre 2015
venerdì 30 ottobre 2015
LO SCIALLE
Dopo l'autunno con il calore che si affievolisce, arriva l'inverno accompagnato dall'aria fredda di giorno e gelida la sera.
Si cambiano gli indumenti nel guardaroba, iniziamo l'utilizzo di sciarpe e scialli di ogni genere.
Guardando vecchie foto noto le signore che indossano elegantissimi scialli realizzati a mano, non con i classici ferri o uncinetto, ma realizzati con un antico telaio a chiodi.
Dopo essermi adeguatamente documentato, utilizzando le mie capacità manuali e creative, ho deciso di riprodurre quel vecchio telaio per ridare vita allo scialle tanto apprezzato dalle donne.
Carta alla mano, ho sviluppato un progetto del telaio, scelto i materiali e le misure, quindi mi sono recato in un centro per fai da te ho comprato il materiale necessario.
LISTELLI - VITI - CHIODI - ACCESSORI VARI
Attrezzi alla mano ho iniziato la realizzazione del nuovo progetto.
Non resta che iniziare la realizzazione del mio SCIALLE.
Scelto il colore,filo alla mano inizio la prova degli intrecci.
Prova e riprova, alla fine l'intreccio è quello giusto, non resta che annodare tutti i fili per renderli un unico pezzo.
Che fatica, tutti gli intrecci vanno annodati bene, dopo le prime prove il primo ed il secondo nodo non sembrano sufficienti. Ho deciso di effettuare tre o quattro nodi ad ogni intersezione dei fili. Perfetto, resistente e caldo finito è uno spettacolo.
Ho provato altri abbinamenti di colori, altre qualità di filo ed il risultato è sempre eccellente.
Ecco come sono.
Non contento ho deciso di realizzare un nuovo telaio per realizzare uno scialle rettangolare grandissimo.
Il risultato lo vedrete presto.
Chi vuole informazioni, mi contatti.
Un abbraccio virtuale dal Vostro amico
IL FABBRICATORE
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venerdì 4 luglio 2014
Santa Rosalia
IL CARRO (2014)
Realizzato in carta riciclata , dipinto con colori acrilici, arricchito con rose in tessuto realizzate a mano e statuetta in resina.
Dimensioni cm 52 x 27 H 40
Il carro, come un vascello d'Oro a rappresentare la grandezza dell'atto miracoloso, raccoglie il mare in tempesta, allegoria del popolo colpito dalla peste nera del 1624.
Santa Rosalia al suo vertice, porta via queste torbide acque liberando la città di Palermo dal male.
E' ricoperto da ben 259 rose a decorazione, 173 rosse, 60 bianche e 26 gialle
- Le rose rosse ricordano i patiti dolori del martirio dell'eremita;
- Le rose bianche simboleggiano la purezza santa intrinseca nei misteriosi miracoli;
- Le rose gialle ricordano la gloriosa sapienza ed i gloriosi misteri di Rosalia.
Questa opera è stata da me realizzata in onore e gloria della nostra Santuzza.
La condivido con tutti i Palermitani in una breve mostra presso la Mondadori di Palermo e con tutti i devoti sul web.


L'esposizione fa parte del Rosalia Project 2014
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venerdì 20 giugno 2014
REGALIAMO IL VINO: NETTARE DI BACCO
Una bottiglia di vino è un regalo sempre gradito, in quanto tale può diventare un passe-partout. In realtà il nettare di bacco può essere un presente originale, a patto che sia scelto con un pensiero alla persone che lo riceverà. Il punto di partenza quando si sceglie un regalo è il suo destinatario. Questo vale a maggior ragione per il vino, apprezzato come presente sopratutto dalle persone al di sopra dei 24 anni. Quindi, per prima cosa, è fondamentale aver bene in mente la personalità e i gusti di chi riceverà la nostra bottiglia e le occasioni in cui è più probabile che la utilizzi.
Una ricerca recente ha dimostrato che i vini rossi invecchiati sono preferiti sia dagli uomini che dal gentil sesso, come seconda scelta gli uomini continuano a preferire i vini rossi, mentre le donne preferiscono i vini bianchi frizzanti.
La frequenza di consumo porta ad una conoscenza più approfondita che conduce ad una scelta diversa, infatti i palati poco allenati preferiscono i vini dolci e profumati mentre quelli più esperti si orientano verso vini con sapori più austeri.
Il vino trasmette un diverso messaggio sia per il suo sapore che per il suo vestito.
Per il sapore ho già dato accenni sui gusti riscontrati nelle ricerche, ma una buona conoscenza del destinatario può consentire una scelta mirata.
Per quanto riguarda il vestito possiamo guardare la forma della bottiglia o il colore dell'etichetta, compromettendo la qualità della scelta. Guardare l'etichetta è molto importante, in essa ritroviamo indicate le certificazioni, il territorio di origine e produzione,il nome del produttore e del vino, che possono essere d'effetto in funzione alla notorietà.
Io con le mie idee di riciclo creativo con l'utilizzo della carta, ho realizzato piccole opere che consentono di presentare una bottiglia sia di media o di ottima qualità con un vestito tale che l'occhio del destinatario sia attratto prima dal fattore estetico del contenitore o opera di presentazione e poi dalla qualità del nettare.
In ogni caso ricordate che per un regalo il pensiero è quello che conta, allegate sempre un biglietto con indicato il motivo dell'omaggio, del brindisi o della ricorrenza.
Un abbraccio virtuale dal vostro amico Il fabbricatore.
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giovedì 19 giugno 2014
MISURARE IL TEMPO: L'OROLOGIO
Sin dall'antichità si è presentata l'esigenza di misurare il tempo.

Si passò alle "CLESSIDRE" costituite da due contenitori collegati tra i quali scorreva acqua o sabbia, esse segnavano lo scorrere di un periodo preciso di tempo. Nel III secolo a.C. i Greci perfezionarono le clessidre, trasformandole in orologi ad acqua, in alcuni casi dotati di meccanismi e lancette.

Nel medioevo furono realizzati i primi orologi meccanici e furono montati su molti campanili cittadini. Il Big Ben di Londra è forse il più noto.
Già con la meridiana si era avviato il concetto di quadrante per la lettura del tempo. Esso è stato sviluppato e migliorato nel tempo sino all'attuale quadrante a lancette in uso con tutti gli orologi analogici. Anche se la tecnologia ha portato allo sviluppo di orologi digitali, ancora oggi gli orologi più apprezzati sono con funzionamento meccanico ed analogico con quadrante di lettura in dodici sezioni.Gli orologi ormai sono conosciuti ed utilizzati da tutti, ne troviamo in ogni casa fissati alle pareti, posati sui mobili ed integrati negli elettrodomestici, li troviamo in oltre nelle versioni da polso, da taschino ed in tante altre tipologie.

Molti artisti e stilisti anno realizzato orologi che posso definire vere opere d'arte, io ho deciso di realizzare orologi per uso quotidiano da fissare a parete, alcuni realizzati con padelle decorate.
Altri applicando delle stampe su tavolette di legno.
Prodotti artigianalmente, con cura dei dettagli, pronti per le vostre abitazioni.
Misurate il vostro tempo per non perdere tempo.
Un saluto ed un abbraccio virtuale dal vostro amico Il Fabbricatore.
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giovedì 5 giugno 2014
IL CIGNO
I cigni sono storicamente relazionati agli Dei luminosi e sono simbolo di saggezza, amore sincero, fedeltà per la/il proprio compagno/a, innocenza, purezza, forza e coraggio, nonostante Zeus si dicesse che si trasformasse in cigno per circuire meglio le umane con cui voleva copulare.. il cigno dona la capacità di interpretare i sogni e rappresenta l'evoluzione spirituale, è legato all'acqua dove nuota. All'aria dove vola e alla terra dove si posa, ma rappresenta sopratutto il fuoco del sole da cui trae il suo potere per padroneggiare gli altritre elementi: rappresenta la comunicazione fra gli elementi, fra i diversi mondi, benefico e sacro possessore di poteri magici legati alla musica e al canto, uniti ai poteri terapeutici del sole e dell'acqua, esso rappresenta altresì la luce interiore e l'armonia dello spirito umano, la scintilla divina dell'uomo. Il suo volo è paragonato al ritorno dello spirito verso la propria sorgente e rappresenta la parte dell'uomo che tende al bene al meglio di se, alla percezione , alla spiritualità. nel medioevo era l'emblema della cavalleria mistica e rappresentava il cavaliere che partiva alla ricerca del Graal, la Sacra Coppa.
Il cigno è oggi utilizzato come figura di buon auspicio in diversi eventi (Battesimi-Comunioni-Matrimoni).
Io seguendo il mio stile creativo con il recupero della carta ho realizzato diverse piccole opere che lo rappresentano.
Un abbraccio virtuale dal vostro amico Il Fabbricatore
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sabato 3 maggio 2014
Breve storia della carta e riciclo creativo
La carta è un foglio ottenuto dalla feltratura di un
impasto di fibre di varia natura. Viene utilizzata oltre che per scrivere anche
per usi industriali.
L'invenzione della carta è attribuita ai Cinesi. Nelle cronache dell'epoca
viene infatti narrato che nel 105 Tsai Lun, un dignitario della corte
imperiale, inventò il modo di fabbricarla partendo da brandelli di stoffa
usata, poi utilizzarono i bozzoli del baco da seta come fibra per ottenere dei
fogli.
L'uso della carta si diffuse in tutta Europa nel XIII
secolo. La tradizione vuole che il segreto di fabbricare la
carta sia passato dall'Oriente all'Occidente attraverso gli Arabi, Fabriano
nelle Marche, fu il primo centro in Italia a fabbricare carta partendo dal lino
e dalla canapa. L'ingegno dei cartai di Fabriano permise di sviluppare in breve
procedimenti di produzione della carta che la rendevano resistente ai liquidi
al tempo e di ottima qualità, tanto da divenire il materiale principale per la
scrittura, soppiantando la pergamena.
I cascami dell'industria tessile e gli stracci continuarono
ad essere la materia prima. Nell'800 con l'invenzione della macchina
piana per carta e della macchina in tondo iniziò la produzione industriale
della carta. La produzione industriale riesce oggi a darci carta di ogni tipo,
colore, foggia e dimensione. In generale si suddividono i tipi di carta in base
al peso: le veline sono i fogli con peso fino a 30 g/mq; carte pesa
da 30 a 150 g/mq; cartoncini
da 150 a 400 g/mq; cartoni con peso oltre i 400 g/mq.
Un’altra classificazione è quella dell'uso a cui è
destinata: può essere per stampa, per scrittura a mano, carta assorbente, etc.
Esistono carte impermeabili, carte per asciugare molto porose, carte resistenti
allo strappo o alle temperature elevate, e perfino carte che non bruciano. Con
i procedimenti opportuni si fabbrica il cartone, dotato di grande resistenza e
utilizzato per gli imballaggi.
Oggi la possibilità di riciclare, ha ridotto l’utilizzo del
legno, si utilizzano infatti refili di stampa, resi di giornali o riviste,
scatoloni o cartonaggi in genere ecc., cioè senza l'utilizzo di pasta di legno
o cellulosa vergini.
L'impiego di materie prime derivanti dal legno è limitato ai soli usi in cui è richiesta una migliore qualità, una maggiore resistenza della carta o un migliore grado di bianco.
Diminuendo la necessità di legno, si evita un ulteriore disboscamento, salvaguardando in tal modo gli eco-equilibri, ed inoltre, il riutilizzo dei maceri limita il ricorso allo smaltimento degli stessi nelle discariche, con intuibili risparmi economici per la collettività.
La produzione della carta riciclata segue grosso modo la stessa procedura, può anche essere disinchiostrata, in questo modo si raggiunge un miglior grado di bianco utilizzando anche carta già stampata.
L'impiego di materie prime derivanti dal legno è limitato ai soli usi in cui è richiesta una migliore qualità, una maggiore resistenza della carta o un migliore grado di bianco.
Diminuendo la necessità di legno, si evita un ulteriore disboscamento, salvaguardando in tal modo gli eco-equilibri, ed inoltre, il riutilizzo dei maceri limita il ricorso allo smaltimento degli stessi nelle discariche, con intuibili risparmi economici per la collettività.
La produzione della carta riciclata segue grosso modo la stessa procedura, può anche essere disinchiostrata, in questo modo si raggiunge un miglior grado di bianco utilizzando anche carta già stampata.
Tutta la carta, per usi di stampa o di scrittura, viene prodotta in formati
standard, codificati da norme internazionali. I più usati, indicati dalla
lettera A seguita da un numero, sono rettangolari, e hanno una particolare
proprietà matematica: tagliando un foglio a metà per il lato più lungo, si
ottiene un foglio più piccolo in cui la proporzione tra i lati non cambia. Il
motivo della scelta è evidente: partendo da un foglio di grandi dimensioni
basta un taglio per ricavare tutti i formati successivi e questo semplifica in
modo rilevante le procedure di produzione.
Sulla base di questo rapporto, come formato base (A0) sono
state scelte le dimensioni che danno un'area di un metro quadrato (84,1 cm
×118,9 cm). La divisione a metà sul lato lungo del formato A0 (1 mq) dà il
formato A1 (1/2 mq) che diviso a metà dà il formato A2 (1/4 mq), e così via. Il
formato più diffuso è l'A4, che misura 21,0×29,7 cm (1/16 mq).
Io ho deciso di recuperare la carta per la realizzazione di
piccole opere ed oggetti utili in casa. La carta che comunemente recupero è
quella dei volantini pubblicitari che quotidianamente mi vengono consegnati a
casa o che recupero presso i supermercati e nei grandi magazzini commerciali.
Inizio con il taglio delle varie pagine in strisce, che arrotolo per formare delle cannucce.
Le cannucce si possono arrotolare per creare la base di una composizione.
Si possono intrecciare per creare la nostra opera.
Ecco realizzate alcune piccole opere utilizzabili in cucina o come pezzi di arredo nel resto della casa, per dare un tocco speciale le mie realizzazioni sono parzialmente o interamente pitturate, abbellite con piccole applicazioni e rifinite con vernice trasparente lucida o semilucida, in questo modo tutte le opere acquistano resistenza nel tempo.
Un abbraccio virtuale dal Fabbricatore
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sabato 26 aprile 2014
Tutorial 1 - Ciotolina di carta riciclata
Ciao a tutti, oggi vi faccio vedere come ho realizzato una ciotolina riciclando la carta di vecchi volantini pubblicitari che settimanalmente ci vengono consegnati a casa! Per realizzare questo piccolo progetto, tutto ciò che serve lo trovate sicuramente in casa vostra.
MATERIALE OCCORRENTE:
Si comincia tagliando la carta in strisce uguali, necessarie per la realizzazione delle cannucce. Si procede appiattendo ed arrotolando le cannucce per formare un dischetto con diametro di circa 10 cm, io ho utilizzato 20 cannucce e ho stabilizzato la forma con la colla vinilica.
La ciotolina ottenuta si può dipingere, lucidare e arricchire con dei particolari decorativi.
MATERIALE OCCORRENTE PER LA DECORAZIONE:
MATERIALE OCCORRENTE PER LA DECORAZIONE:
- colori acrilici
- vernice trasparente
Io ho deciso di lasciare il colore naturale della carta e quindi non ho utilizzato i colori e la vernice trasparente in quanto la colla vinilica da una finitura lucida.
Ho incollato sul bordo un nastrino blu e ho aggiunto un fiocchetto.
Per i dettagli vi lascio al video, sperando che sia di vostro gradimento!
Alla prossima, un abbraccio virtuale dal Fabbricatore!
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Palermo, Italia
sabato 19 aprile 2014
Un intreccio per augurare Buona Pasqua!
In ogni parte del mondo, l'uovo rappresenta la Pasqua. Il più comune e recente è il nostro amato uovo di cioccolata, ma ne esistono di ogni genere: dipinte, intagliate, di terracotta e di cartapesta.
Le uova sono il simbolo del ritorno della vita e regalarle è una tradizione antichissima: i Greci, i Cinesi e i Persiani se li scambiavano come dono per le feste primaverili, in occasione dell'inizio del "nuovo anno", quando ancora l'anno si basava sulle stagioni.
Quest'anno ho deciso di realizzare il "portauovo" perfetto, vi presento la Gallina ed il Pulcino!
Per la realizzazione di questi progetti è stata fondamentale la selezione della carta, ho scelto dei volantini con colore principale giallo e li ho tagliati in modo da ottenere un colore più uniforme possibile, infatti sia la gallina che il pulcino dopo l'intreccio non sono stati dipinti ma soltanto trattati con il lucido protettivo atossico.
Vi faccio vedere qualche foto!
Data la forma e la grandezza, il pulcino si può utilizzare per regalare ovetti di cioccolata in occasione della Pasqua e successivamente come contenitore porta oggetti.
La Gallina, essendo più grande, è stata ideata per un riutilizzo come centrotavola per la frutta o portabottiglie in cucina, altrimenti come portaoggetti nella camera dei bambini!
Che ne dite delle mie creazioni?
Auguro a tutti voi una felice e serena Pasqua! A prestissimo! Un abbraccio virtuale dal Fabbricatore!
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Palermo, Italia
venerdì 18 aprile 2014
La cartapesta, lo sapevate???
Chi non ha mai provato ad utilizzare la cartapesta nell'intento di creare qualcosa?
E' una tecnica molto antica, già nel XVI secolo viene utilizzata in Italia in sostituzione al legno per la realizzazione di statue e successivamente viene persino impiegata al posto dello stucco nelle decorazioni di soffitti e muri. Grazie alla plasticità del materiale e al rivestimento impermeabile si sono potuti realizzare anche oggetti di prestigio e mobili.
Oggi viene principalmente utilizzata nella realizzazione di carri, maschere di carnevale e oggetti decorativi.
Oggi viene principalmente utilizzata nella realizzazione di carri, maschere di carnevale e oggetti decorativi.
Sapete qual è stato l'utilizzo più strano della cartapesta?
Nel 2011, in occasione del disastro di Fukushima in Giappone, fu utilizzata, in seguito all'utilizzo inefficace del calcestruzzo, per chiudere la crepa di 20 centimetri del reattore danneggiato in modo tale da limitare la fuoriuscita di radiazioni.
Ma come si fa la cartapesta?
Prima di tutto bisogna procurarsi:
- carta di vecchi giornali, riviste o carta da poter riciclare
- acqua tiepida
- colla vinilica
Le tecniche più utilizzate per realizzare la cartapesta sono due.
Nella prima tecnica, bisogna ridurre la carta in poltiglia attraverso la macerazione in acqua, si aggiunge poi colla vinilica per creare un impasto omogeneo da utilizzare per formare l'oggetto.
La seconda tecnica, di cui vi voglio parlare nel dettaglio, è quella più semplice e che ho utilizzato nelle mie creazioni.
Abbiamo bisogno di un supporto che abbia la forma dell'oggetto che vogliamo realizzare. Può essere di cartoncino, di plastica, o anche un semplice palloncino. Ricordatevi che questo supporto dopo l'utilizzo sarà quasi sempre inutilizzabile perché resta come scheletro alla nostra opera. (Quindi riciclate!)
Bisogna tagliare la carta a striscette di circa 2x5 cm e una per volta incollarle al supporto con colla vinilica diluita al 50% con acqua. Fare almeno 5 strati di carta, facendo attenzione a sovrapporla in modo uniforme.
Lasciare asciugare 24 ore, e poi si può procedere a trattare la cartapesta con stucco per muro o legno, da carteggiare appena asciutto con carta vetrata fine per una finitura ultra liscia, altrimenti si può utilizzare gesso acrilico e poi procedere alla pittura.
Vi faccio vedere cosa ho realizzato con un palloncino e tante striscette di giornale!
Vaso dipinto con tecnica cracklè verde e blu
Vaso effetto mosaico con colore a rilievo per vetro
Per i tutorial completi a prestissimo!! Un abbraccio virtuale dal Fabbricatore!
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